GIORNATA DI SOLE CON IL TRIO LESCANO –
CORRIERE DELLA SERA
Di fronte alla pochezza della fiction italiana, le due puntate di «Le regine dello swing» sembrano una ventata di giovinezza narrativa, una giornata di sole nel clima plumbeo dell’agiografia, uno squarcio di luce gettato su una pila di vecchi giornali. Accontentiamoci: sulle canzoni degli Abba ci costruiscono un musical e un film; alla nostra tradizione canterina basta una miniserie. Protagoniste sono le tre sorelle olandesi, ex danzatrici acrobatiche, Alexandra, Judith e Kitty Leschan, costrette sotto il fascismo a italianizzare il cognome in Lescano (interpretate da Andrea Osvart, Lotte Verbeek e Elise Schaap).
Il trio diventerà una componente inconfondibile della colonna sonora degli anni Trenta e Quaranta con canzoni di successo come «Tuli-tuli-pan», «Maramao perché sei morto», «Ma le gambe», «Tornerai» e tanti altri. Dal libro che Gabriele Eschenazi ha dedicato alle vicende del trio, edito da Einaudi nel 2001, Maurizio Zaccaro (con lo stesso Eschenazi e Laura Ippoliti) ha tratto «Le ragazze dello swing», prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi (Raiuno, lunedì e martedì, ore 21.10).
Le Lescano, che in origine si ispiravano alle Andrew Sisters, si dovettero misurare con eventi storici più grandi di loro. La loro madre era ebrea e questo le fece diventare oggetto di attenzioni poco benevole da parte del regime, che pure in un primo momento aveva cercato di associarle alla propria causa. Non si dichiararono mai fasciste e questo le mise in ulteriori difficoltà, tanto che furono accusate di trasmettere messaggi in codice al nemico con le loro canzoni. A parte certi toni fin troppo caricaturali o refrain narrativi abortiti sul nascere, «Le regine dello swing» si segnala per la sua suggestione evocativa, per il suo ritmo swingato, per la convincente interpretazione di Gianni Ferreri (il capo-comico Gennaro Fiore) e di Giuseppe Battiston (l’impresario torinese che le introduce all’Eiar).
Aldo Grasso
29 settembre 2010
NOTA DI REGIA
Scrive lo storico e giornalista Adriano Mazzoletti:
“Le Lescano rappresentarono per l’Italia di allora qualcosa di speciale. Quel sottile senso dello swing, quel modo di dividere la melodia così diverso da quello dei colleghi italiani, quelle voci quasi infantili ma accattivanti, l’esotismo del loro accento mitteleuropeo le fecero amare dal pubblico. Riascoltare oggi quei vecchi dischi non è solo commovente, ma fa provare ancora un piccolo brivido.”
Fare un film sul trio Lescano, le ragazze dello swing italiano degli anni 30/40, è stata una scommessa non facile, soprattutto per la carenza d’informazioni reperibili sul loro conto nonostante storici e musicologi si prodighino tuttora nelle ricerche. Fra questi, colui che mi ha dato l’idea per proporre e realizzare questo progetto, Gabriele Eschenazi, che (per mestiere e per passione) ha cercato di colmare la lacuna raccogliendo tutto il materiale possibile per ricostruire, in un libro per Einaudi, la loro storia a partire dal ramo materno della famiglia, quello ebraico, sterminato quasi interamente ad Auschwitz. Infatti in Italia ben pochi sanno che le Lescano, pur facendo parte della memoria nazional popolare della canzone, erano figlie di madre ebrea e che non erano nemmeno italiane bensì olandesi: Alexandra, Judith e Kitty Leschan.
Ma per fare due serate di televisione non bastano poche informazioni, il più delle volte contraddittorie fra loro: occorre (pur ispirandosi a fatti realmente accaduti) adattare con originalità e scrivere con un pizzico di “libera immaginazione” a partire proprio da loro, le sorelle Lescano, nella realtà molto più modeste delle tre splendide ragazze, Andrea, Lotte ed Elise, che le interpretano nel film. “Le ragazze dello swing” si colloca esattamente qui, a metà strada, come dice il Manzoni, fra “il VERO STORICO e il VERO POETICO, cioè di due tipi di vero, di due modi di rappresentare il vero e il verosimile” in modo da rendere una storia, pur complessa che sia, comprensibile a tutti anche se affonda le sue radici nella leggenda. E infatti, con un balzo azzardato dal Manzoni a John Ford, il passaggio dalla realtà alla leggenda è breve: non a caso il grande regista americano fa pronunciare una delle più famose battute mai scritte per il cinema al giornalista di “L’uomo che uccise Liberty Valance”: “Se la leggenda diventa realtà, stampa la leggenda”.
Con “Le ragazze dello swing” raccontiamo una leggenda, la “stampiamo” sulla pellicola, la sveliamo e al tempo stesso mostriamo la realtà dell’epoca in cui il Trio Vocale Sorelle Lescano, consumò la sua veloce traiettoria artistica e personale. In poche parole, se le loro indimenticabili canzoni hanno dato, nel tempo, corpo a questa leggenda, in egual misura la drammatica epoca in cui sono vissute precede e da corpo alla realtà. Le Lescano erano portatrici dei valori di quel mondo, erano le “mascotte” del regime, “le tre grazie del microfono” ma erano anche tre fanciulle come tante, con i loro turbamenti, gli amori e tutte le paure e le insicurezze che, nonostante fama e agi, si accompagnano a quell’età. Tutto il resto è lontano, quasi cancellato dal tempo.
Maurizio Zaccaro
Regia | Maurizio Zaccaro |
Soggetto | Maurizio Zaccaro, Laura Ippoliti, Gabriele Eschenazi |
Sceneggiatura | Maurizio Zaccaro, Laura Ippoliti |
Fotografia | Fabio Olmi. Bepi Caroli (fotografo di scena). |
Montaggio | Babak Karimi |
Scenografia | Marco Dentici |
Costumi | Simonetta Leoncini (Costumista). Evelina Murgia (Assistente costumista). |
Musica originale | Fabrizio Palma, Teho Teardo |
Suono | Marco Di Biase (fonico) e Adriano di Lorenzo (microfonista) |
Operatore | Fabio Lanciotti (I assistente operatore), Davide Borsa (aiuto assistente operatore). |
Trucco | Stefania Santinelli (Capo trucco); Paola Fracchia e Aurora Allegra (Truccatrici); Serena Gioia (Aiuto trucco); Francesca Buffarello (Seconda assistente); Gloria Cortigiani (Truccatrice aggiunta). |
Aiuto regista | Lorenzo Molossi |
Casting | Loredana Scaramella e Stefano Oddi. Sara Patti, Marcello Sesto e Luana Velliscig (Assistente casting). |
Segretario di edizione | Katia Tanzilli |
Altri credits | Franco Giannì (amministratore); Gianandrea Pacchieri (cassiere); Tommaso Giannì (aiuto cassiere). Stefano Masera (location manager); Arianna Trono (coordinatrice); Gianni Pace (segretario di produzione); Daniele Manca, Alberto Martin, Manuel Peluso e Simone Poletto (aiuto segretario di produzione). Livia Siciliano (Dialogue coach). Valerio Sacchetto (assistente video). Vladimiro Cecconi (attrezzista di scena); Claudio Villa e Riccardo Fassola (attrezzisti di preparazione); Paola Sforzini (pittrice); Veronica Gambacurta (assistente pittrice); Andrea Ullo (pittore di scena). Emanuela Naccarati (assistente costumista); Olivia Cutore (II assistente costumista); Sara Pantusa, Leonie Heys Cerchio, e Cristiana Fabris (sarte). Rosabella Russo (truccatore); Samuele Miccoli (capo parrucchiere); Elene De Nigris e Chantal Cecchini (assistenti capo parrucchiere). Sergio Dori (capo elettricista); Gino Stocchiero, Marco Pirino e Andrea Rostellato (elettricista). Giuseppe Petrignani (capo macchinista); Andrea Bertola (aiuto attrezzista); Andrea Trisolino e Andrea Italia (macchinisti). Gianfranco Martinoli (gruppista); Francesco Masello (autista macchinisti); Paolo Petino (autista camion Sartoria); Alfredo Cena (autista camper trucco); Diego Sestero (autista bicamper); Pasquale Baldassare e Alberto Acquarelli (autisti tricamper). |
Interpreti | Andrea Osvart (Alexandra Leschan), Lotte Verbeek (Judith Leschan), Elise Schaap (Kitty Leschan), Giuseppe Battiston (Pier Maria Canapa Canapone), Sylvia Kristel (Eva de Leeuw), Federico Tolardo (Piero Rovelli), Gianni Ferreri (Gennaro Fiore), Sergio Assisi (Ernesto Parisi), Marco Imparato (Carlo), Maurizio Marchetti (Mario Ferrante), Alessandro Bertolucci (Giuseppe Funaro), Marina Massironi (Aldina), Beppe Rosso (Venezia), Alfonso Postiglione (CommissarioD’Elia), Giulio Cantello (Alvise), Giorgio Bongiovanni (Pippo Barzizza), Pierluigi Corallo (Mario Panzeri), Gualtiero Burzi (Gorni Kramer), Roberto Mantovani (Aharon De Leeuw), Tatiana Lepore (Adele De Leeuw), Kai Portman (Alexander Leschan), Harry Prinz (Ufficiale S.S.), Alessandro D’acrissa (Emilio Livi), Mario Brusa (Funzionario banca), Adolfo Fenoglio (Avvocato), Andrea Barattin (Albino Ballabio-Partigiano), Marco Viecca (Comandante partigiano), Piercarlo Gozzellino (Coreografo Teatro Regio), Franco Barbero (Parroco Mondovì), Enzo Giraldo (Funzionario Fascista), Lucia Gravante (Marisa Calenda giornalista), Daniela De Pellegrin (Signora-acquirente casa), Josè Luis Puertas (Presentatore argentino), Alessandro Lombardo (Trombettista), Gian Luca Gambino (Rabagliati). |
Direttore di produzione | Mauro Maggioni |
Ispettore di produzione | Francesco Pappalardo, Stefano Carbutti e Stefano Masera |
Organizzatore generale | Antonio Stefanucci |
Produttore | Luca Barbareschi. Mirco Da Lio e Paola Foffo (Produttori Rai) |
Coproduttore | Rai Fiction |
Produzione | Casanova Entertainment (Roma) |
con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte | |
Distribuzione/Diffusione | Rai Fiction |
Arredamento | Massimo Pauletto (Arredatrice); Gretel Fatibene (assistente all\’arredamento); Manuela Cammarata (Aiuto arredatrice) |
Assistente scenografo | Briseide Siciliano, Manuela Cammarata |
Assistente alla regia | Paolo Bartoli. Elide Albertinotti (Secondo assistente alla regia); Gloria Puppi (stagista). |
Festival – Mercati – Eventi | Prima Tv: Rai 1, 27 e 28 settembre 2010 alle 21,10 |