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GIUSTIZIA PER TUTTI

È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente.

It is better to take the risk of saving a guilty person than to condemn an innocent person.

Voltaire

Giustizia per Tutti: miniserie 6 x 50′

Giustizia per Tutti: il cast
Raoul Bova è il protagonista della fiction ed è affiancato dalla compagna Rocio Munoz Morales e da Anna Favella.

Con: Anna Ferruzzo, Valeria Cavalli, Jacopo Crovella, Giulia Battistini, Beppe Rosso, Maurizio Marchetti, Roberto Zibetti, Rossella Brescia, Giuseppe Loconsole, Umberto Procopio, Francesca Vetere, Rodolfo Corsato, Giada di Palma, Gloria Cuminetti, Guido Ruffa, Maria Josè Revert , Alessandro Lussiana

E con: Elia Moutamid, Miloud Mourad Benamara, Ismayla Mbaye, Silvia Lorenzo, Giuseppe Antignati, Edoardo Rivoira, Anna Cucolo, Roberto Accornero, Elisabetta Scarano, Rodolfo Corsato, , Fabrizio Odetto, Riccardo Lombardo, Luca Bardella, Gianluca Bottoni, Michele Maccagno, Giacomo Valdameri, Katia Mironova, ,Marilina Succo, Alessia Donadio, Oliver Tassone, Michele Guaraldo, Walter Schiavone, Marco Affatato, Kelli Pekkenen, Faith Orido, Federico Bombi, Chiara Cavaliere, Yuri Dmytryv, Giorgia Fantino, Filippo Locantere, Franco Ghibaudi, Massimo Valtz Brenta, Jacopo Capurso, Carmelo Cancemi, Elisa Calvagno, Mauro Tarantini, Franco Ghibaudi, Sandro Calabrò, e altri ancora…

Giustizia per Tutti: la scenografia

Tommaso Bordone

Giustizia per Tutti: i costumi

Simonetta Leoncini

Giustizia per Tutti: il suono

Mirko Guerra

Giustizia per Tutti: il trucco

Rosabella Russo

Giustizia per Tutti: la fotografia

Fabio Olmi

Giustizia per Tutti: il montaggio

Nicola Moruzzi, Irene Vecchio

Giustizia per Tutti: la musica

M° Paolo Vivaldi

Giustizia per Tutti: la produzione

Showlab e RB Produzioni

in collaborazione con Mediaset

con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020-Azione III 3c.1.2 – bando “Piemonte Film Tv Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte

photo by Maria Vernetti © Showlab
photo by Maria Vernetti © Showlab
photo by Maria Vernetti © Showlab
photo by Maria Vernetti © Showlab

GIUSTIZIA PER TUTTI 

NOTA DI REGIA

Nel mettere in scena un personaggio come Roberto Beltrami, interpretato da Raoul Bova, è stato come immergermi nelle contraddizioni della giustizia e vivere in prima persona l’angoscia di chi finisce nella spirale di una giustizia che a volte può sbagliare e così sconvolgere la vita di persone ingiustamente arrestate.

Girando “Giustizia per tutti” mi è venuto più volte in mente il film “Detenuto in attesa di giudizio” (1971) dove la celebre battuta: “Signor Di Noi vuole accomodarsi un momento in ufficio? È una semplice formalità…” diventa l’inizio di un incubo senza fine per Alberto Sordi, il protagonista.

Non cito questo film a caso. Era il lontano 1991 quando Nanni Loy, in occasione della consegna del premio Solinas, mi prese sottobraccio dicendomi: “Adesso che hai vinto sappi che avrai sempre a che fare con la severità del pubblico, e magari anche con la sua grossolanità ma non dimenticare mai che per il nostro mestiere sono entrambe cose indispensabili, esami da superare insomma, soprattutto se nei tuoi film parlerai di giustizia e di diritti civili.”

Ebbene, sono passati tanti anni, eppure queste parole non me le sono mai dimenticate, né girando film civili come “Un uomo perbene” sul caso Tortora, tantomeno ora, con “Giustizia per tutti” dove, mettendo in scena gli episodi che compongono la miniserie, ho sempre tenuto d’occhio il rapporto fra le vicende che stavamo raccontando e la realtà a cui le stesse si ispiravano.

Non dimentichiamoci infatti infine che ogni anno i casi di malagiustizia sono un centinaio; cento innocenti ingiustamente finiti in cella. Per questo alcuni studi legali lavorano “Pro bono”. Un termine derivato dal latino che significa “per il bene di tutti”. Come fa Roberto Beltrami una volta scarcerato, facendosi carico di rivedere i casi per i quali, esattamente come lui anni prima, qualcuno è finito in carcere senza motivo, triturato dalla furia cieca della ricerca di un colpevole a tutti i costi.

“È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente.” Diceva Voltaire.

Maurizio Zaccaro

In enacting a character like Roberto Beltrami, played by Raoul Bova, it was like immersing myself in the contradictions of justice and experiencing firsthand the anguish of those who end up in the spiral of a justice system that can sometimes make mistakes and thus disrupt the lives of people unjustly arrested.

In filming “Justice for All,” I was repeatedly reminded of the movie “Prisoner Awaiting Trial” (1971) where the famous line, “Mr. Di Noi would you like to sit in the office for a moment? It’s a simple formality…” becomes the beginning of an endless nightmare for Alberto Sordi, the protagonist.

I do not mention this film at random. It was way back in 1991 when Nanni Loy, on the occasion of the awarding of the Solinas prize, took me under his arm and said, “Now that you have won, know that you will always have to deal with the audience’s severity, and maybe even its coarseness but never forget that for our profession they are both indispensable things, exams to be passed in short, especially if in your films you will talk about justice and civil rights.”

Well, so many years have passed, yet I have never forgotten these words, neither by making civil films such as “A decent man” about the Tortora case, let alone now, with “Justice for all” where, by staging the episodes that make up the miniseries, I have always kept an eye on the relationship between the events we were telling and the reality from which they were inspired.

In fact, finally, let us not forget that every year there are a hundred cases of maljustice; a hundred innocent people unjustly ended up in jail. This is why some law firms work “pro bono.” A term derived from Latin meaning “for the good of all.” As Roberto Beltrami does once he is released from prison, taking it upon himself to review cases for which, just like him years earlier, someone ended up in jail for no reason, shredded by the blind fury of the search for a culprit at all costs.

“It is better to run the risk of saving a guilty person than to condemn an innocent one.” Said Voltaire.

Maurizio Zaccaro

photo by Maria Vernetti © Showlab
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L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva“.

Articolo 27,  comma 2 della Costituzione

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mauriziozaccaro Mostra tutti

Regista e sceneggiatore italiano.
Italian film director and screenplayer.