UN DONO SEMPLICE
Thomas Barlow, grande manager di una multinazionale, duro, cinico, spietato sul lavoro, quando all’improvviso la moglie muore si sente crollare il mondo addosso. Per dare la notizia alla figlia, Nicole, deve raggiungerla in India, dove la ragazza vive da sei mesi. Ma Nicole, anziché rifugiarsi tra le braccia del padre per condividerne il dolore, si stringe a suor Anna, la religiosa che dirige la missione dove lei fa volontariato. Thomas capisce che quella suora è la sua rivale, il modello che sua figlia, la sua unica figlia vuole seguire, il genitore che lei vuole amare. Nicole – è chiaro ormai – intende uniformarsi alla visione che suor Anna ha del mondo. Da questa consapevolezza nasce la sfida: Thomas segue la figlia e la suora in uno slum, un quartiere poverissimo, dove suor Anna porta avanti un progetto innovativo con lo scopo di liberare i poveri dalla loro condizione di miseria. Qui le donne apprendono i principi basilari per crescere bene i propri figli, imparano le nozioni fondamentali di educazione sanitaria, trovano sostegno per mettere in piedi piccole imprese familiari. I loro risparmi, poi, sono raccolti in un fondo, una sorta di “banca etica” che finanzia altre donne, stroncando in questo modo l’usura. Una visione dell’economia, ma anche e soprattutto della vita e del modo di rapportarsi con le altre persone, antitetica a quella di Thomas. Il conflitto fra lui, Nicole e la surora si fa duro. Ma, dopo un percorso umano e spirituale travagliatissimo, sarà proprio Thomas a cambiare, scoprendo dentro di sè la capacità di capire gli altri e di amarli in modo autentico, vale a dire rendendoli liberi.
Virna Lisi torna sul piccolo schermo indossando di nuovo vesti religiose. La Lisi sarà infatti protagonista insieme a Murrahy Abraham (premio Oscar per \”Amadeus\” di Milos Forman) di Un dono semplice, pregevole film televisivo diretto da Maurizio Zaccaro in onda su Rai Due in prima serata. Prodotto da Rai Fiction in collaborazione con il gruppo tedesco Kirchmedia, il tv movie fa parte di un progetto multimediale ideato da Giampaolo Sodano a sostegno del programma FIDES (Family Integral Development Education Scheme) avviato cinque anni fa da suor Nancy Pererira. E proprio alla straordinaria figura di suor Nancy, che puntando sulle donne ha riorganizzato la struttura dei villaggi indiani, si ispira il personaggio interpretato da Virna Lisi, sister Beth. Un dono semplice racconta la storia di un cambiamento, di una vita che involontariamente prende strade diverse. Thomas Barlow (Murray Abraham) è un cinico e spietato dirigente di una multinazionale che dopo la morte improvvisa della moglie Elisa (Valeria DObici) va in India per darne notizia alla figlia Beatrice (Regula Grauwiller). Fra i due cè sempre stato un rapporto conflittuale tanto che Beatrice, ricevuta la tragica notizia, cerca conforto non nel padre ma in suor Beth (Virna Lisi) che dirige la missione dove la ragazza fa volontariato. Nasce così una sfida fra Thomas e suor Beth, due personaggi con una visione del mondo totalmente antitetica. Il manager suo malgrado segue la figlia e la suora in uno \”slum\”, un quartiere poverissimo dove scopre il progetto portato avanti dalla suora missionaria che, invece di puntare sull’assistenzialismo, fornisce alle donne indiane le nozioni base per incentivare la loro capacità imprenditoriale, spingendole a costruire piccole imprese familiari. Una vera e propria banca etica che colpisce profondamente Thomas e che alla fine lo aiuterà a capire la scelta di Beatrice di restare in India. Maurizio Zaccaro, che per la tv ha già diretto La missione (Gran premio al Festival di Biarritz) nel 1997 e Cristallo di rocca nel 1998, insieme alla sceneggiatrice e autrice del soggetto Silvia Napoletano, ha cercato di evitare ogni scivolata retorica privilegiando piuttosto il travaglio umano e spirituale dei personaggi nonché l’autenticità della vicenda.



Pudukkuruchy, India, 14 agosto 1923 – Bangalore, India, 14 luglio 2010
Suor Nancy Pereira fondò in India una “Banca dei Poveri” sullo stile dei microcrediti della Grameen Bank. Ha finanziato i diseredati nella gestione di crediti e ha fondato gruppi di autoaiuto per le donne.
Come sottolinea la nota biografica redatta dalla Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Nancy “era pienamente convinta che la sua vocazione era quella di stare con i poveri e di dedicarsi a servirli. Amava tutti e cercava di aiutare le persone a rendersi consapevoli dei loro diritti e doveri, per vivere la propria dignità di figli di Dio. E faceva questo con gioia, coinvolgendo tante persone nei suoi progetti di bene. Distaccata da se stessa, viveva povera per arricchire gli indigenti”.
“Con la sua creativa solidarietà fondò numerosi gruppi per la promozione delle donne SHG (Self Help Group) ed elaborò vari programmi di sviluppo: IGP (Incombe Generating Programme) perché i poveri potessero vivere un’esistenza degna giungendo ad un’autonomia economica”.
Nella sua vita, suor Nancy ha ricevuto cinque riconoscimenti internazionali per il suo servizio ai poveri.
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mauriziozaccaro Mostra tutti
Regista e sceneggiatore italiano.
Italian film director and screenplayer.