COME VOGLIO CHE SIA IL MIO FUTURO

“Mi immagino sempre tutti questi ragazzi che fanno una partita in quell’immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c’è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull’orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere nel dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l’acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l’unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia.”
J. D. SALINGER – IL GIOVANER HOLDEN , 1951
“Anyway, I keep picturing all these little kids playing some game in this big field of rye and all. Thousands of little kids, and nobody’s around – nobody big, I mean – except me. And I’m standing on the edge of some crazy cliff. What I have to do, I have to catch everybody if they start to go over the cliff – I mean if they’re running and they don’t look where they’re going I have to come out from somewhere and catch them. That’s all I do all day. I’d just be the catcher in the rye and all. I know it’s crazy, but that’s the only thing I’d really like to be.”



Ermanno Olmi, with Maurizio Zaccaro, has produced this project with the students of the last five years of the lab. The hundreds interviews done around Italy, that have been selected and assembled, have become now a movie that shows an important split, regarding expectations, hopes, disillusions and fears.
Ermanno Olmi ha sviluppato questo progetto con gli allievi degli ultimi cinque anni del laboratorio “Ipotesi Cinema formazione” di Bologna. Le centinaia di interviste realizzate in giro per l’Italia, selezionate e montate, sono diventate ora un film con direzione artistica di Maurizio Zaccaro, che offre uno spaccato significativo delle attese, le speranze, le delusioni e timori dei giovani di oggi.
COME VOGLIO CHE SIA IL MIO FUTURO (Italia/2012) a cura di Maurizio Zaccaro, un progetto di Ermanno Olmi (63′)
Ermanno Olmi ha sviluppato questo progetto con gli allievi degli ultimi cinque anni del laboratorio “Ipotesi Cinema formazione” di Bologna. Le centinaia di interviste realizzate in giro per l’Italia, selezionate e montate, sono diventate un film con direzione artistica di Maurizio Zaccaro, che offre uno spaccato significativo delle attese, delle speranze, delle delusioni e dei timori dei giovani di oggi.
Copie in DCP


Nota su “COME VOGLIO CHE SIA MIO FUTURO” di Ermanno Olmi

30 anni di Ipotesi Cinema. E in tutti questi anni non ho mai trascurato di mantenere vivo il dialogo con i ragazzi e le ragazze man mano si affacciavano le nuove generazioni. Adesso la mia età, con addosso un bel carico di vita vissuta, mi fa capire che devo regolarmi misurando le mie forze. E nel voltarmi indietro a guardare quel che tutti insieme abbiamo fatto, posso considerare Ipotesi Cinema una straordinaria avventura e un buon risultato.
Molti giovani hanno trovato la loro strada. Quando mi chiedono qual è, dei miei, il mio film preferito, rispondo sempre che non lo so. Ma se qualcuno mi domanda cosa salverei della mia e sperienza di cinema, non esito a dichiarare che è stata Ipotesi Cinema.
Quest’anno, al Festival di Venezia, ci sarà anche un piccolo film documentario intitolato “Come voglio che sia il mio futuro”.
Noi non cercavamo risposte reboanti né convenzionali, e loro hanno detto con sincerità quel che sperano di poter fare. Sono sensati. Sanno che non sarà facile e che, lo vogliano o no, toccherà solo a loro affrontare il futuro, con loro idee e loro forze e che il mondo non sarà più quello di prima.

Nota su “COME VOGLIO CHE SIA MIO FUTURO” di Maurizio Zaccaro

“Come voglio che sia il mio futuro” è un film-documentario a più voci per raccontare come oggi un giovane deve immaginare il suo futuro nel quale investire la propria esistenza. La vera modernità è quella che sa immaginare il proprio futuro.
Alla luce di questa riflessione, è stata lanciata nell’estate del 2010 da Ermanno Olmi per IpotesICinema-formazione l’idea del progetto. Dopo una serie di riunioni preliminari i ragazzi hanno dato il via alla realizzazione del documentario scrivendo di loro pugno questo incipit di riferimento:
“Non è con le sole domande che si risolvono i problemi delle nuove generazioni, ma abbiamo anche bisogno di confrontarci per scambiarci, con sincerità, risposte per un futuro. Non quello che ci viene imposto o proposto, ma quello che vogliamo immaginare e che siamo fermamente disposti a prenderci perché ci spetta come diritto, e affermato come un dovere di cittadini. Con dignità. Per questo intendiamo realizzare un film che sia documento delle nostre ideali aspettative.”
Girato nella massima libertà d’espressione, in varie sessioni di ripresa che si sono svolte a Milano, Roma, Bologna, Napoli, Padova, Asiago, Rimini, Biella e Livorno, il materiale è entrato in moviola nel febbraio 2012.
E’ nato così un film-documentario che non è un’inchiesta di stampo televisivo bensì l’espressione di un sentire comune, quello sul futuro dei giovani, raccolto in centinaia di testimonianze, selezionate e montate per restituire uno sguardo quantomeno sincero e originale sulla nostra società, dalla prospettiva di chi vede imminente la crescita delle proprie speranze.
Spunti di riflessione mai banali, a volte perfino sorprendenti, come quello di uno studente della Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova che racconta cosa si deve intendere esattamente per “raccomandazione”. Parola che oltre confine è sinonimo di “segnalazione”, quindi con un significato estremamente positivo, ma che in Italia, si è trasformata in una supplica di “sistemazione”, deriva nepotistica e patologica di un paese sempre più in declino: “Raccomandare vuol dire segnalare una intelligenza, metterci la faccia”.
Santarcangelo di Romagna , agosto 2012








VENEZIA – Maurizio Zaccaro è oggi uno dei registi di fiction più noti e di successo, pur senza trascurare il cinema e il documentario. Nel suo passato ambiziosi e originali film d’autore (L’articolo 2, Il carniere) e un piccolo capolavoro di genere come Dove comincia la notte, thriller metafisico scritto da Pupi Avati. Le sue serie televisive (ad esempio Cuore, andato in onda su Canale 5) sono state molto apprezzate dal pubblico e anche dalla critica perché giusto punto d’incontro tra popolarità e stile. Ma Zaccaro non ha mai dimenticato quali sono state le sue origini, e il documentario Come voglio che sia il mio futuro?, presentato alla Mostra fuori concorso è una specie di tributo da lui dedicato alle proprie origini. Che sono poi origini nobili e veramente speciali: la collaborazione con Ermanno Olmi e la partecipazione fin dal concepimento all’esperienza di Ipotesi Cinema. “Quando Ermanno, Paolo Valmarana e poche altre persone si riunivano per ragionare su quell’iniziativa, stavano molto a sentire noi ragazzi che già lavoravamo con Olmi. Eravamo persone di età e di formazione molto diversa, ma avevamo un desiderio comune: non perdere tempo e non costruire una ‘scuola’ ma qualcosa che fosse al tempo stesso molto di più e anche molto di meno. Non un’istituzione rigida e con regole eterne, ma qualcosa che si adattasse a qualsiasi cambiamento di pelle si fosse reso necessario”.
Il documentario visto a Venezia è proprio questo: centinaia di interviste raccolta in tutta Italia per dare voce a bambini e ragazzi, dagli 8 ai 24 anni. Si parla di cinema ma non solo, si analizza quello che un giovane deve volere per poter pensare a un proprio futuro attraverso il cinema ma non soltanto con esso; ed è un modo per lasciare spazio ai racconti in prima persona. Allo specchio una generazione che non ha rinunciato ai sogni, ma vive tutta l’ansia di un domani dominato sempre di più dall’incertezza. Il film, che per essere terminato ha avuto bisogno di oltre due anni di lavoro, è stato realizzato con la collaborazione (decisiva) della Cineteca di Bologna, da tempo molto vicina ai progetti di Ermanno Olmi. Come ricorda ancora Zaccaro: “Ermanno a Venezia non è venuto. Ha già ricevuto un Leone d’oro recentemente e se c’è uno che non ama esporsi è proprio lui. Ma Ipotesi Cinema è qualcosa che lo interessa molto anche oggi. E quando Ermanno si interessa a qualcosa, il suo entusiasmo è davvero una risorsa decisiva Per tutti”.
fonte: Cinecittà News

Da Venezia a Mosca e San Pietroburgo


Каким я хочу видеть своё будущее?
Come Voglio Che Sia Il Mio Futuro
Country: Italy
Year: 2012
Directors: Maurizio Zaccaro, Ermanno Olmi
Genre: documentary
Language: Italian
Time: 1 hour 10 minutes
Возраст: +








Come voglio che sia il mio futuro
Maurizio Zaccaro dirige e coordina la realizzazione di un progetto di Ermanno Olmi che torna a Venezia con un nuovo prodotto della sua scuola laboratorio.
Ermanno Olmi torna a Venezia, anche se solo in veste di nume tutelare, di padre e di maestro, di guida di un gruppo di giovani filmmaker. Come voglio che sia il mio futuro è un altro dei film collettivi usciti dall’officina delle arti che da sempre è Ipotesi Cinema, scuola sui generis, laboratorio, fucina di ingegni e di talenti dalla quale sono passati a decine tra i nomi di rilievo del cinema italiano, dagli anni Ottanta a oggi. Un argomento, anzi, un quesito, una domanda da porre, in giro per l’Italia, a bambini, adolescenti, ragazzi fino ai 24 anni, un manipolo di apprendisti filmmaker, e, infine, un coordinatore, un direttore artistico a raccogliere e combinare il lavoro di tutti gli altri. Maurizio Zaccaro – discepolo olmiano della prima ora – ha dovuto passare in rassegna tutto il materiale girato e poi scegliere, scoprendoci dentro trame ricorrenti, fili di un discorso vario, magari frammentario, ma coerente, e poi anche lasciando fuori i pezzi “stonati”, le esperienze spurie.
Cosa si aspettano dal futuro le nuove generazioni? E’ quello che ha cercato di scoprire Ermanno Olmi con il suo documentario “Come voglio che sia il mio futuro“, collaborando con i ragazzi di Ipotesi Cinema e avvalendosi della direzione artistica di Maurizio Zaccaro.
Il risultato è un film che raccoglie interviste a bambini e ragazzi dagli 8 ai 25 anni provenienti da tutta Italia.
Troviamo chi ha studiato e vorrebbe vedere riconosciuti i propri meriti, fiducioso che prima o poi il suo lavoro sarà ricompensato.
Chi, più disilluso, ha lasciato la scuola e pensa che un lavoro qualsiasi sia preferibile a quel “pezzo di carta”, che non offre la garanzia di una sistemazione migliore.
E infine chi, per aver sbagliato in passato ed esser finito in carcere, può solo sperare in un impiego che permetta ai propri figli di fare delle scelte migliori.
I più felici, sembrano essere quelli che si rifugiano nella bellezza delle piccole cose, come il ragazzo appassionato di residuati bellici, a cui basterebbe essere in salute ed avere la montagna vicino, o il pastore diciassettenne, che pensa che il suo lavoro sia quanto di più vicino al paradiso.
Un film sulla speranza nel futuro, e sulla determinazione dei giovani d’oggi a non smettere di cercare la propria felicità.
31/08/2012, 12:57
Chiara Da Ronch


Direzione artistica: Maurizio Zaccaro
Anno di produzione: 2012
Durata: 63′
Tipologia: documentario
Paese: Italia
Produzione: Ipotesi Cinema, Freesolo Produzioni
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Full HD 1080
Post Produzione: A cura de Lo Specchio Image&Light di Roma e della Fonoroma Film Recording
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Cineteca di Bologna
Titolo originale: Come Voglio che sia il Mio Futuro (Un Progetto di Ermanno Olmi)
Sinossi: Ermanno Olmi ha sviluppato questo progetto con gli allievi degli ultimi cinque anni del laboratorio “Ipotesi Cinema formazione” di Bologna. Le centinaia di interviste realizzate in giro per l’Italia, selezionate e montate, sono diventate ora un film con direzione artistica di Maurizio Zaccaro, che offre uno spaccato significativo delle attese, le speranze, le delusioni e timori dei giovani di oggi.
Ambientazione: Milano / Roma / Bologna / Napoli / Padova / Asiago / Rimini / Biella / Livorno
“Come Voglio che sia il Mio Futuro (Un Progetto di Ermanno Olmi)” è stato sostenuto da:
Cineteca Comunale di Bologna
Banca Popolare di Vicenza
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Note:
MAteriali d’archivio: estratti dal materiale d’archivio di IPOTESICINEMA
estratti da:“La Circostanza”, “I Recuperanti”, “Centochiodi” di ERMANNO OLMI;estratto da: “Come polvere di fiume”di ADRIANO ZECCA; estratto da: I colloqui fiorentini 2012 “Ugo Foscolo” di TOMMASO NARDI; estratto da: “The men who stare at goats” (l’uomo che fissa le capre) di GRANT HESLOW per gentile concessione MANDATE HOLDING; estratto da: “Sentire l’aria” di EMANUELE CECCONELLO.
titoli di coda
come voglio che siaIL MIO FUTURO______________
con il sostegno del Ministero per i Beni e le attività Culturali
Direzione Generale per il Cinema_____________
un film – documentario con i contributi di (in ordine alfabetico)
GAETANO DI VAIO – FIGLI DEL BRONX SRL
“Napoli”
ALESSANDRA GORI
“Santarcangelo 41” – “Ada” – “Il Natale”
EDOARDO PASOLINI
“I miei amici”
MATTIA SANTI, con FRANCO MONTANARO
“Piazza dei colori” – “Il concorso Repubblica /Scuola” – “Il Natale”
MAURIZIO ZACCARO
“Santarcangelo 41” – “Lo studente di Foscolo” – “Adele” –“Agnese” – “I ragazzi di don Gino” – “ITC Molari”“I cadetti” – “I galileiani” – “Il recuperante”*
voce narrante da “IL GIOVANE HOLDEN”di J.D. SALINGER, Einaudi
RODOLFO BIANCHI
*delegato alla produzione per la Cineteca di Bologna
ENRICA SERRANI
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA BANCA POPOLARE DI VICENZA.
- PROIEZIONE SPECIALE, FUORI CONCORSO, ALLA 69. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2012).

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mauriziozaccaro Mostra tutti
Regista e sceneggiatore italiano.
Italian film director and screenplayer.